ALMANACCO ROCK

Buon Compleanno John

Immenso talento, in poche parole John Frusciante.

Riconosciuto come uno dei grandi della chitarra degli ultimi anni (nel 2012 ad esempio è stato anche introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame come membro dei RHCP), il mitico chitarrista, una vera leggenda vivente che non lascia indifferenti con la sua incredibile bravura quei tantissimi fans che lo seguono dai primi anni dell’avventura coi RHCP e poi successivamente come solista, è un mix perfetto di tecnica sopraffina e quell’attitudine al suono primordiale, inventato quasi al momento, in un incredibile concentrato di creare musica quasi dal nulla.

John Anthony Frusciante Jr. è nato a New York il 5 marzo 1970. Sin da piccolo si appassiona alla chitarra e negli anni ottanta il suo maestro gli fa ascoltare i RHCP, gruppo emergente nel panorama californiano. In particolare rimane colpito da Hillel Slovak, il chitarrista e co-fondatore della band. Quando quest’ultimo muore nel 1988 per un’overdose di eroina, Frusciante entra in contatto con il bassista Flea, che rimane impressionato dalle sue capacità con lo strumento.

John fa così un’audizione che convince Anthony Kiedis e Flea diventando il nuovo chitarrista della band . Il gruppo pubblica nel 1989 il disco “Mother’s Milk” che li fa conoscere a livello globale. Frusciante, all’epoca poco più che maggiorenne, dà un grande contributo e il suo folgorante talento emerge ancora di più nel successivo tour di grande successo: è estroverso ed istrionico nei comportamenti, stravagante nel modo di suonare, dotato di un enorme carisma sul palco.

Nel 1991 arriva l’album “Blood Sugar Sex Magic”, successo planetario dei RHCP. Frusciante è sempre più al centro del progetto del gruppo ormai. All’apice della popolarità, John nel maggio 1992, durante il tour per promuovere il disco, abbandona la band in Giappone per problemi di droga e di incapacità di gestire fama e notorietà, oltre il rapporto conflittuale con Kiedis che si trascina da anni (questa memorabile separazione viene usata dallo scrittore italiano Enrico Brizzi come ispirazione per il titolo del suo romanzo del 1994 “Jack Frusciante è uscito dal grupp”, dal libro è stato anche tratto un film qualche anno dopo).

Intanto Frusciante viene sostituito da Dave Navarro: soffre di depressione, ampliata dal dolore per la morte del suo amico River Phoenix. Si isola in casa e aumenta a dismisura il consumo di sostanze. Nel 1997 decide però di disintossicarsi e l’anno dopo rientra nei Red Hot Chili Peppers  in tempo per registrare l’album “Californication”, uno strepitoso ritorno al successo per la band e per il talentuoso chitarrista. In questi anni il suo stile si fa meno glam e ricercato e più minimalista ed essenziale:  anni questi in cui con la band pubblica altri lavori di successo come “By the Way” e “Stadium Arcadium”. Nel dicembre del 2009 con un comunicato annuncia la sua nuova uscita dai Red Hot Chili Peppers per dedicarsi a progetti come solista. I primi dischi non sono di grande impatto,  l’album migliore di questo periodo è “The Empyrean”. Altri lavori  degli anni seguenti sono il disco realizzato insieme a Omar Rodriguez Lopez nel 2010 e poi gli album “PBX Funicular Intaglio Zone”, “Enclosure” e “Maya”.

Nel dicembre 2019  l’ennesimo colpo di scena ed il suo ritorno nei Red Hot: con la band al completo, i leggendari musicisti californiani hanno pubblicato due album in pochi mesi: “Unlimited Love” e “Return of the Dream Canteen.

Di questi giorni la pubblicazione di due nuovi album. Si intitolano I e II, che sono il dodicesimo e il tredicesimo disco in studio dell’iconico chitarrista.

Auguri John, eroe rock capace di regalarci emozioni uniche. Ragazzaccio vecchia scuola, ma con un futuro ancora tutto da scrivere.

Testo di Giuseppe Frascella