ALMANACCO ROCK

Goodbye Joey

Ragazzaccio innamorato di rock’n roll, con idee stravaganti, ma di una estrosità spiazzante, capace con il suo carisma e un talento innato di dare vita ad un genuino e furibondo rock, capace di inventare insieme ai suoi “fratelli” il punk rock.

Oggi ricordiamo Joey Ramone, frontman mai dimenticato dell’omonimo gruppo, capace con il loro incredibile stile di proporre e suonare un potentissimo rock.

Al secolo Jeffrey Ross Hyman, ha scritto pagine di assoluto valore musicale , il punk visto ed interpretato come qualcosa che riguarda i sentimenti, un mix perfetto di passione, cuore e anima.

Joey ha lasciato un segno indelebile nella storia del rock’n’roll . Dinoccolato, magro, alto, timbro di voce inconfondibile, prima di indossare giubbotto di pelle e jeans strappati aveva bazzicato la scena glam newyorkese dei primi anni settanta. Poi, l’incontro con gli altri membri con cui ribaltò e rivoluzionò i canoni del rock come fino ad allora era conosciuto: canzoni fulminanti, brevi, a tutto volume, live set di venti minuti , testi pieni di ironia nei quali, precursori degli odierni rapper/trapper, raccontavano il disagio dei giovani di periferia, emarginati dal sogno USA.

Le tante biografie raccontano come Joey fosse affetto da un disturbo ossessivo-compulsivo. Un disastro per un gruppo che nei suoi 21 anni di attività (1975-1996) era sempre in giro. Succedeva spesso che prima di uscire di casa o dalla location che lo ospitava per il concerto, il cantante controllasse venti-trenta volte se la tv fosse spenta, se un oggetto fosse al suo posto. Comportamenti che causavano grandi ritardi su tabelle di marcia molto compresse.

Era solito ripetere quanto amasse la vita quando non aveva niente, affascinato dall’idea di essere felice con sé stesso,  una personalità complicata, tra sfrenato edonismo ed introspezione personale, che bene si incarnavano nella musica del gruppo. Un freak, eternamente fuori moda, una rockstar assolutamente sui generis. E’ morto prima di completare il suo primo album da solista. Un titolo programmatico: “Don’t worry about me” che contiene la cover di “What a wonderfull world” di Louis Armstrong, brano che ha avuto più successo commerciale dell’intera discografia dei Ramones, con cui però negli anni ha emozionato diverse generazioni con lavori straordinari, da “ Rocket to Russia”, a “ Subterrenean Jungle”, da Brain Drain” fino ad “ Acid Eaters”.

Personaggio sempre fedele alle sue idee, passando per anni e mode musicali, rocker ricco di energia e vera originalità, che della semplicità ha fatto la sua forza.

Hey ho let’s go, Joey!!!

Testo di Giuseppe Frascella