Elliott Erwitt, la mostra a Bari

Il 28 dicemebre si è inaugurata la prima mostra postuma dedicata al grande maestro della fotografia: Eliott Erwitt. Ad  un mese esatto dalla sua scomparsa, avvenuta il 229 novembre, le foto iconiche del fotografo giungono in una cornice meravigliosa messa a disposizione dal Teatro Margherita.

Lo stesso Teatro che da un decennio ospita il World Press Photo (conclutasi da poco la mostra di quest’anno), come anche altre mostre fotografiche e non solo.

Dal 28 dicembre al 31 marzo 2024 il Teatro Margherita ospiterà questa mostra aprendo le porte alle scolaresche, ai curiosi e anche ai bambini, infatti una bellissima novità è data dall’area dedicata ai bambini affinché i genitori possano godersi la mostra mentre i pargoli si divertono con giochi e disegni.

La mostra organizzata e promossa da CIME in collaborazione con Sudest57, curata da Biba Giacchetti e sostenuta dalla Regione Puglia e dal Comune di Bari è il concentrato della genialità di Elliott Erwitt, un percorso fotografico che racchiude la sua lunga vita professionale attraverso le sue più celebri fotografie: quelle da lui stesso predilette e aggiungerei non solo da lui.

Si passa da foto dal tono politico per citarne una quella famosissima di Ernesto Guevara nella saletta dove un duo formato da tastiera e contrabbasso durante l’inaugurazione accompagnano i visitatori a suon di musica alla scoperta dell’intimità e del romanticismo dell’autore.

Baci, sguardi materni, una iconica Marilyn Monroe brucia con lo sguardo ammaliante, così come le foto iconiche dei cani che, da amante dei quattro zampe quale sono, non ho potuto che ammirare e su cui ho sorriso per la genialità e la semplicità dello sguardo di Erwitt.

Per poi passare alle foto costruite a Parigi o il bacio nello specchietto che fa da foto copertina della mostra e che inevitabilmente resta la foto su cui tutti si soffermano di più. Possono passare anni, decenni e anche tra secoli quella foto avrà il potere di attrarre lo sguardo e di emozionare.

Emozione che non tarda ad arrivare nelle parole di Biba Giacchetti, sua amica e collaboratrice, la stessa che a fatica trattiene il pianto e la voce rotta dallo stesso, ma poi riesce a raccontare da dove nasca la mostra, dal bisogno e dall’urgenza che l’archivio di Erwitt possa esser visto e amato. E noi a Bari siamo i primi a poterne beneficiare. Questa cosa rende orgogliosa la città e anche la sottoscritta che, nonostante tutto, si è emozionata per ogni scatto.

Biba in questa prima giornata ha accompagnato con aneddoti e storie la presentazione delle foto, per chi non è potuto esserci e ascoltare tutto ciò vi diciamo che il catalogo della mostra ben racchiude le storie che si celano dietro le foto. Il catalogo lo trovate e lo potete acquistare all’ingresso del Teatro Margherita.

Io ci tornerò di sicuro per potermi godere le foto ancora una volta o forse più volte, non lo so, a voi invito a non perdervi l’occasione di poter vedere scatti iconici e indimenticabili. Scatti che sono entrati in punta di piedi nella storia della fotografia.

ORARI:

Lunedì, martedì, mercoledì e giovedì: 10.00 – 21.00
Venerdì e sabato: 10.00 – 22.00
Domenica: 10.00 – 21.00

(La biglietteria chiude 30 minuti prima)

Una mostra organizzata e promossa da CIME in collaborazione con SudEst57

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Fotografie e articolo di Iolanda Pompilio