Vi presentiamo “Il Sogno di Rubik”

Oggi parliamo di un gruppo apprezzato e conosciuto nel panorama musicale locale e non solo: Il Sogno di Rubik .La Band nasce nel 2015 da un’idea di Francesco Festinante e Cosimo D’Elia.
Nel 2016 vengono scelti da Piero Pelù e Ghigo Renzulli (LITFIBA) per interpretare il brano “Tango” nella compilation commemorativa dell’album “17re” e Rockit (il più grande portale di musica italiana) ha definito la loro cover “degna di nota”.
Nel 2017 condividono il palco con Managment del dolore postoperatorio e Luca Madonia.
Nel 2020 pubblicano il primo  album “Tentacles and Miracles” per la GTMusic Si tratta di un concept album in stile teatrale, narrativo e musicalmente ricco di colori,  che sembra essere la perfetta risposta ad un quesito piuttosto originale : quale potrebbe essere la colonna sonora dei sogni dell’inventore del mitico cubo? Il disco, infatti, narra di un viaggio onirico, intrapreso da un gruppo di persone, all’interno di un labirinto magico governato da “Tentaclenight”. Questa misteriosa entità, metterà a dura prova i protagonisti attraverso esperienze singolari in luoghi inconsueti, ostacolandoli nella ricerca della via d’uscita dal labirinto, che conduce al pozzo dei miracoli. E questo viaggio, in realtà, è  introspettivo : i protagonisti non sono altro che le molteplicità di ” io” che coesistono in ognuno di noi e che, in assenza di un ” io” permanente, inevitabilmente emergono a tratti alterni, prendendo il sopravvento a seconda delle circostanze. L’album esce il 21 giugno 2020, giorno del solstizio d’estate e quindi di rinascita nonche’ giornata dedicata alla protesta contro il Governo italiano che non ha messo in campo alcuna iniziativa a favore dei lavoratori della musica e nessuna indicazione per dare la possibilita’ agli stessi di LAVORARE nell’ambito culturale che piu’ appartiene alla loro specificita’: La Band, insieme alla G.T. MUSIC DISTRIBUTION (etichetta dell’album) e alla MICIO POLDO EDIZIONI MUSICALI (editore delle canzoni) si aggregano a questa protesta in maniera ancora piu’ “aggressiva” ed indipendente, facendo idealmente uscire un album (di domenica!!!) quando viene, per protesta, proposta una giornata di silenzio musicale totale. Nel 2021 iniziano una collaborazione con Richard Sinclair (Caravan, Camel, Robert Wyatt, etc.) che darà luogo a concerti e registrazione di materiale inedito.
Nel 2022 firmano con la M.P.&Records (etichetta di: Rick Wakeman, le Orme, Bernardo Lanzetti, Reale accademia) ed esce il secondo disco intitolato “Stati equivoci dell’essere” con la partecipazione di Richard Sinclair. Il lavoro è  il risultato di un percorso esplorativo molto intimo. È la ricerca non solo di risposte sulla condizione umana e sulla sua possibile evoluzione, ma soprattutto di quelle domande, di una qualità superiore rispetto alle abituali, che possono darci l’opportunità di accedere a nuovi livelli di comprensione. L’ascolto del respiro e delle parole che lo circondano, l’attenzione per le note e per le pause che le nutrono, e un riflettere intenso su ciò che volevamo trasmettere, ci hanno guidato nella creazione di pezzi che per noi rappresentano il perfetto contenitore in cui si amalgamano tutti i frutti del nostro lavoro. Dallo straordinario concetto celeste di sintropia a quello socialmente strumentalizzato di entropia, dai Santi al regno dei Quanti, dalle antiche religioni alla magia del misticismo orientale, da Calvino a Battiato, dall’Almanacco del giorno dopo all’eternità dei frattali, passando attraverso l’esperienza, tutto scorre spontaneamente in un flusso continuo di energia sino ad arrivare all’atto iniziatico finale. Qui la terra e il nostro mondo interiore giungono al loro limite naturale per farci riscoprire che scienza e coscienza sono due facce della stessa medaglia. Al cospetto dello Jerofante – che rappresenta la nostra possibilità di vedere e comprendere il “sacro” dentro di  noi – nasce e muore ciclicamente all’interno di un Uroboro universale, quella prodigiosa ed incerta condizione che ci fa sentire a volte svuotati e fuori posto, altre volte sicuri e pieni di energia in quanto posizionati esattamente nell’unico luogo possibile dove potremmo e dovremmo essere.
L’artwork è stato affidato all’artista fotografico Stefano D’Elia , che con le sue idee ed i suoi scatti, ha saputo dar vita proprio a quegli stati equivoci dell’essere cosi preziosi e necessari per la nascita di nuovi paradigmi. L’osservazione e l’indagine interiore sono stati i punti di partenza di questa nostra “Odissea” musicale che, più che una mera rappresentazione, vuole essere l’incipit di un’opera ancora in divenire, che a più riprese, si sforzerà di penetrare sempre più a fondo l’inconoscibile al fine di comprendere la bellezza e l’unicità della nostra esistenza.

Lavori introspettivi, eterogenei e dall’ottimo contenuto musicale per questa band, impegnata anche recentemente in live, che in questi anni ci ha regalato opere ricercate ed innovative, con uno sguardo sempre volto alla migliore tradizione della musica prog italiana.

Articolo di Giuseppe Frascella