
Pandemia, terrorismo, disoccupazione, ma anche sogno, speranza di superare il caos, acqua sulla Luna; è fuori ogni dubbio che questo 2020 sarà un anno che non dimenticheremo facilmente e che le relative elezioni americane saranno le più sentite della storia contemporanea.
Perché le elezioni americane sono ancora le più influenti del mondo?
Perché se è vero che cinquecento anni fa l’Europa ha portato la cultura (e non solo) nelle nuove terre, quelle terre, poi divenute d’America, nel 2020 hanno ancora saldamente in mano il destino delle tendenze sociologiche e politiche del mondo occidentale; in sostanza definiscono i connotati di grandi scelte che scandiscono i passi in avanti in termini di sviluppo, che non sempre combaciano con quelli di un sostenibile progresso.
Le elezioni USA e il rapporto con la musica
La musica è stata sempre protagonista della sensibilizzazione e delle campagne elettorali statunitensi. Spesso artisti di fama internazionale hanno prediletto lo schieramento “democratico”, metà di una polarizzazione che in USA non conosce alternative trasversali, come invece accade in parte dell’ Europa.
In queste settimane John Legend e Lady Gaga si sono spesi, in termini di idee ed energie, a favore del candidato democratico Joe Biden; neri ed immigrati (Stefani Joanne Angelina Germanotta alias Lady Gaga è di origini italiane) in contrapposizione con le manie di grandezza di altri personaggi di spicco (su tutti Kanye West e 50Cent) che, strano a dirsi, nonostante il colore della loro pelle e l’imbarazzante ghettizzazione di razza stagnante in USA, paiono più o meno esplicitamente schierati a favore del fronte repubblicano tutto muscoli e potenza capitanato da Donald Trump.
Anche i Foo Fighters sono stati parte attiva in qualità di headliner del concerto online “I Will Vote” con cui la band (insieme a Bon Jovi, Cher, P!nk, Black Eyed Peas e tantissimi altri) ha sostenuto la candidatura, raccogliendo anche fondi, a favore di Biden.
