A Mesagne arrivano i Negrita 

Una serata ricca di emozioni e grande musica quella vissuta lo scorso 28 luglio nell’affascinante cornice di piazza Orsini del Balzo di Mesagne, per l’edizione 2025 dello Stupor Mundi, quando sul palco è apparsa una delle band più longeve del rock nostrano, i Negrita, che con il loro sound inconfondibile, rivisto in chiave acustica, ha fatto rivivere al pubblico presente trent’anni della loro invidiabile carriera.
La formula del live e talk è premiante: ad accompagnare il gruppo toscano nel loro tour estivo è Gianmaurizio Fercioni, voce storica della radio italiana, che insieme ai tre componenti storici della band ( Pau” Bruni a voce e armonica, “Drigo” Salvi e “Mac” Petricich alle chitarre) ha ripercorso aneddoti, storie, successi ed in generale il vissuto artistico ed umano del gruppo aretino.
Temi come la provincia, il sogno, l’amicizia, la diversità, l’indipendenza di pensiero e la voglia di stare insieme come filo conduttore del concerto, vecchi successi e le hits presenti nell’ultimo album “ Canzoni per anni spietati” ,si susseguono in un intercalare fatto di ricordi e suggestioni, mentre, argomenti da sempre cari ai Negrita e quella forma di resilienza e libertà di pensiero, che toccano da vicino contenuti fortemente attuali, dalle  guerre a temi più strettamente sociali, hanno fatto riflettere gli spettatori presenti, tutto condito da quella ironia ed autoironia che contraddistingue Pau e co.
Una carrellata di quindici brani, un mix perfetto tra classici come “ Cambio” , “ Ho imparato a sognare”,  “ Rotolando verso sud”“ Gioia infinita” fino ad arrivare a  canzoni più rappresentative dell’ultimo lavoro come “ Noi siamo gli altri”, “ Nel blu (lettera ai padroni della terra)” “ Song to Dylan”: la versione acustica dello spettacolo non snatura lo stile della band, ma al contrario ne dà un significato compiuto, un suono maturo ed evocativo anche rispetto alla formula del talk che va di pari passo con la musica.
L’espressione artistica che ne scaturisce è di grande impatto e che, ne siamo certi, avrà soddisfatto anche i fans “della prima ora” , quelli legati ai grandi volumi e al rock deciso, che la band riproporrà comunque a breve in tour in giro per i teatri italiani.
Un’ora e mezza di forza ed energia, musica e parole, quelle dei Negrita che come sempre fanno pensare, che parlano di un mondo che spesso perde di vista valori e certezze, di contrapposizioni di pensiero e di conflitti irrisolti, dove però l’idea di un futuro diverso resta viva.
Testo di Giuseppe Frascella
Foto per gentile concessione di Silvia Sperti